Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

"TUTTO LO SBALLO MINUTO PER MINUTO"

Ultimo Aggiornamento: 21/09/2010 09:13
Autore
Vota | Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 1.510
Città: CASERTA
Età: 56
Sesso: Femminile
21/09/2010 09:11

Ecstasy

Disturbi del comportamento e disinteresse per il sesso sono i primi effetti di questa sostanza che sembra fatta apposta per divorare energie e sogni di chi la usa. Fino a uccidere di fatica chi non si ferma in tempo.

rave party, Segrate 2008
Ingrandisci la foto
Foto scattata col cellulare al rave di Segrate, marzo 2008, costato la vita a N.M., di 19 anni.
L'ecstasy ha un periodo d'oro negli anni '70-80, quando, usata in psichiatria, era considerata la "penicillina dell'anima", in quanto sembrava aiutare i pazienti a comprendere meglio i propri problemi. Lo studio dei suoi effetti portò però presto a comprendere che non aveva alcun ruolo nell'indagine psichiatrica né nella terapia, e nel 1985 venne messa al bando. Oggi le pastiglie di ecstasy vengono consumate principalmente nelle discoteche e durante i rave party, spesso insieme ad alcolici e superalcolici, e la facilità di assunzione (niente siringhe né inalazione) ha di molto abbassato l'età dei suoi potenziali consumatori, che si ritiene inizino a a 11-12 anni. Non è ancora chiaro se questa sostanza dia dipendenza, ma uno studio ha rilevato nel 43% dei giovani consumatori tutti i sintomi del cosiddetto craving: mancanza di appetito, fatica, depressione e difficoltà di concentrazione, seguiti da desiderio compulsivo con perdita di controllo e passaggio all'atto. Questa definizione è quella attualmente utilizzata dalla maggior parte degli operatori del settore per definire i sintomi della dipendenza da sostanze stupefacenti.
la metamfetamina ti consuma
Ingrandisci la foto
10 anni con Meth... la metamfetamina. Questa è una sequenza di immagini segnaletiche della stessa persona nell'arco di dieci anni: dedita alle metamfetamine, all'ottavo anno aveva perso quasi tutti i denti, al decimo era praticamente cieca (© 2009 methtaskforce.org).
COME AGISCE SUL CERVELLO
L'ecstasy altera l'attività di alcuni neurotrasmettitori: in particolare, aumenta il rilascio di serotonina e riduce la produzione di dopamina. Il livello di serotonina è determinante nella regolazione dell'umore e del comportamento: ecco perché l'assunzione di ecstasy provoca comportamenti aggressivi che possono durare anche parecchi giorni. Ma i primi effetti dell'ecstasy sono assolutamente piacevoli: stimolazione mentale, calore, benessere, apertura verso gli altri e diminuzione dell'ansia. È la diretta conseguenza dell'alterazione del circuito della dopamina e dei meccanismi del piacere. Le sue proprietà stimolanti consentono, per esempio, di ballare ininterrottamente per ore senza avvertire la fatica né altri "segnali d'allarme" dal proprio corpo (salvo poi "collassare" improvvisamente). Le sensazioni spiacevoli subentrano in un secondo momento: vertigini, ansia, agitazione, indifferenza verso il pericolo e depressione, che possono manifestarsi anche per diversi giorni dopo l'assunzione. L'ecstasy comporta dunque disturbi gravi del comportamento, e la mancanza di appetito o il ridotto interesse verso il sesso sono solo alcune delle conseguenze sui consumatori abituali.
Anche se non "brucia" i neuroni nel vero senso della parola, nel lungo periodo compromette le facoltà mentali: la diagnostica per immagini (risonanza magnetica) ha permesso di scoprire, nei forti consumatori di questa sostanza, una diminuzione dell'attività cerebrale nelle aree che riguardano la conoscenza e il movimento. Le conseguenze sono l'incapacità di elaborare informazioni e di svolgere attività come la guida dell'auto o della moto.

INVINCIBILE. PER FINTA
Le proprietà stimolanti dell'ecstasy spingono chi la assume a una intensa attività fisica per periodi prolungati: non si percepisce la fatica e questo porta a un improvviso innalzamento della temperatura corporea, danni a muscoli e reni, disidratazione e, nei casi più gravi, infarto. L'ecstasy raggiunge il flusso sanguigno molto rapidamente ma, una volta arrivato nel corpo, interferisce con la capacità dell'organismo di metabolizzare le sue componenti tossiche. Per questo motivo le successive dosi di questa sostanza possono produrre un elevato aumento della pressione sanguigna e danneggiare l'apparato cardiovascolare.
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 07:30. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com