| | | OFFLINE | Post: 1.510 | Città: CASERTA | Età: 56 | Sesso: Femminile | |
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21/09/2010 09:03 | |
Marijuana Dall'euforia si passa al panico, dal benessere all'ansia: l'abuso di cannabis produce più danni di quanto si pensi. E certo più danni del tabacco. Il principio attivo contenuto nella cannabis può indurre una sensazione di rilassamento e di accrescimento delle percezioni. Effetti a breve termine: l'uso occasionale e a basso dosaggio produce disturbi dell'attenzione e della coordinazione motoria, e modifica il modo in cui il cervello elabora le informazioni. Effetti a lungo termine: l'abuso porta a seri disturbi fisici (frequenti infezioni respiratorie, battito cardiaco accelerato) e psichici (disturbi della memoria, difficoltà di apprendimento, ansia, attacchi di panico). La marijuana è una miscela di foglie, semi, gambi e fiori di cannabis sativa: è la droga illegale più utilizzata in Europa e negli Stati Uniti. Dalla resina della stessa pianta si ricava l'hashish. Il principio attivo nella marijuana e nell'hashish è il THC: quando viene fumato passa rapidamente dai polmoni al resto del corpo, cervello compreso, attraverso il flusso sanguigno. COME AGISCE SUL CERVELLO Il principio attivo della marijuana, il THC, si lega a neuroni specifici chiamati recettori dei cannabinoidi, che regolano il movimento, la coordinazione motoria, la memoria e altre funzioni cognitive complesse. Come la maggior parte delle droghe, quando "entra in circolo" produce euforia e benessere perché stimola il rilascio di i neurotrasmettitori trasportano le informazioni tra le cellule del sistema nervoso')">dopamina. Colori e suoni sembrano più intensi, il tempo sembra passare più lentamente e, a volte, il tutto si accompagna con fame e sete. Passata la fase dell'euforia possono manifestarsi ansia, paura, diffidenza nei confronti degli altri e panico. Il THC si lega inoltre ad alcuni recettori del cervelletto che regolano la coordinazione motoria, l'equilibrio, la postura e il movimento.
| CANNA AL VOLANTE, PERICOLO COSTANTE | Uno studio condotto nel 2001 su 907 neozelandesi tra i 18 e 21 anni, pubblicato dal Centro Europeo per il Monitoraggio delle Droghe e disponibile online (in inglese) ha rilevato una significativa correlazione statistica tra l'uso di cannabis e il rischio di incidenti stradali: chi si è fatto più di 50 canne in un anno, praticamente una a weekend, ha provocato il 60% di incidenti in più rispetto ai non utilizzatori. |
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| | | NON MI RICORDO L'uso abituale di hashish o marijuana accelera la perdita di neuroni nell'ippocampo, l'area del cervello responsabile della memoria a breve termine, velocizzando ciò che accade nel normale processo di invecchiamento (è comune, negli anziani, ricordare fatti molto lontani nel tempo ma non ciò che hanno mangiato il giorno prima, per esempio). Esperimenti condotti sui ratti hanno evidenziato come la somministrazione quotidiana di THC per 8 mesi abbia prodotto una perdita di cellule nervose equivalente a quella di animali con il doppio della loro età. PEGGIO DEL TABACCO Gli effetti di un joint (lo spinello) durano dalle 2 alle 3 ore: subito dopo l'inalazione del fumo il cuore accelera dai 70/80 battiti normali fino a 100/130 e più, gli occhi si arrossano per la dilatazione dei vasi sanguigni e le vie bronchiali si rilassano. Oltre agli effetti neurologici, fumare marijuana provoca al fisico più danni del consumo di tabacco: ai classici sintomi correlati all'inalazione di fumo in generale (irritazione della gola, tosse, predisposizione a malattie respiratorie e infezioni polmonari) aumenta la percentuale di rischio di cancro ai polmoni e del tratto respiratorio, perché il fumo di marijuana contiene dal 50 al 70% in più di idrocarburi cancerogeni rispetto a quello di tabacco. |
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