00 06/09/2010 19:07
Quando Ernst H. Gombrich uno dei più abili e colti divulgatori del secolo scorso, dice "Non esiste in realtà una cosa chiamata arte", mette in evidenza uno dei problemi fondamentali sull'argomento , su di un concetto, quello di arte, che ogni età ha cercato di definire, facendolo sempre in modo labile ed insoddisfaciente perchè è un concetto che muta in tempo reale, che scorre continuamente nel grande fiume della storia dell'umanità, che cambia con l'uomo. Egli poi aggiunge che esistono gli artisti, quelli sì, reali e concreti, non puro concetto ma uomini, e sono loro che fanno l'arte.
L'uomo, sempre e solo lui, artefice, fruitore, soggetto, oggetto, è il protagonista assoluto e consapevole di quella interminabile vicenda che si chiama arte, inserita indissolubilmente nel divenire della sua storia induividuale e collettiva.
Questo, e molto di più, per la verità, è il concetto dell'arte moderna, definitosi in un graduale processo di presa di coscienza che in realtà parte da lontano, dal Rinascimento, epoca in cui l'uomo diventa il centro dell'universo e l'artista acquista consapevolezza del suo potere creativo e dell'autonomia del suo operare ( "L'uomo è il modello del mondo"dice Leonardo).