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inestetismi e trattamenti-ACNE,BRUFOLI E PUNTI NERI

Ultimo Aggiornamento: 22/09/2010 18:03
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Città: CASERTA
Età: 56
Sesso: Femminile
22/09/2010 18:01


I peeling chimici


In questo gruppo rientrano tecniche che utilizzano l'esfoliazione della pelle, cioè l'eliminazione a strati.
Le metodiche a disposizione sono innumerevoli: ci sono peeling dolcissimi e delicati, da ripetere più volte e peeling aggressivi dai risultati eclatanti.
Il peeling chimico utilizza sostanze diverse: acido glicolico, soluzione di jessner, resorcina, pasta di unna ed impasti di salicilati (acidi abbastanza maneggevoli,seppure sempre in grado in mani inesperte ed avventate di arrecare gravi danni), acido tricloracetico e fenolo (molto più aggressivi ma di soddisfazione, ma riservati a mani esperte).
E' sempre necessario preparare la pelle al trattamento mediante appositi preparati ed avere cura della pelle con costanza e diligenza nel proseguo.

Conosciamoli meglio scoprendo utilizzi, concentrazioni ed efficacia:

Yellow peel
E' uno degli ultimi nati. Si tratta di un peeling farmacologico stimolante il derma a base di acido retinoico, acido fitico, acido cogico, acido azelaico, bisabololo. I principi attivi in esso contenuti permettono di utilizzarlo in diversi casi clinici che vanno dalla macchia pigmentaria, al fotoinvecchiamento, all'acne.
La singolare formulazione del preparato permette di favorire la penetrazione dei singoli principi attivi attraverso la cute, portandoli ad agire in modo selettivo nei rispettivi bersagli cellulari ed enzimatici.
Il concetto fondamentale che lo yellow peel induce nel mondo dei peeling chimici è la grande versatilità di utilizzo che permette di valutare il singolo caso clinico e di personalizzare il suo utilizzo in funzione dell’entità e del tipo di problema.
L'azione farmacologica che esso svolge fa sì che non sia un peeling "aggressivo" e particolarmente esfoliante come i più noti preparati a base di TCA e miscele di alfa e betaidrossiacidi; per questo possiamo parlare di peeling di stimolo dermo-epidermico, aprendo una nuova frontiera nella medicina estetica.


Acido glicolico
E' un alfa idrossiacido disponibile in diverse concentrazioni, dal 25% in su è ad esclusivo uso medico. E' un peeling "modulabile", in virtù delle diverse concentrazioni utilizzabili. generalmente il medico opta per la formula al 70%. Necessita generalmente di diverse sedute e, a seconda delle concentrazioni e della metodica, il tempo di applicazione è variabile..da pochi minuti a 10-15 per basse concentrazioni; nel corso della procedura si avverte una sensazione di bruciore, sempre ben tollerata, che svanisce con l'applicazione di una sostanza tamponante.
E' un peeling indicato a chi desidera migliorare la qualità della pelle e la sua luminosità; agisce bene anche sulle rughette più sottili e nel tempo determina un aumento delle fibre collagene ed elastiche, quindi una migliore compattezza dl derma.

Soluzione di jessner
E' un melange di acidi indicato soprattutto per migliorare la qualità ed il colore della pelle; è anche detto "peeling pelle di pesca" perché alla fine di ogni trattamento la pelle è morbida, quasi vellutata. Anche questo é un peeling morbido e pressoché scevro da complicanze.

Resorcina
Anche questo peeling utilizza la metodica dell'esfoliazione; determina un'azione più intensa dei peeling sopraccitati , la pelle rimane arrossata un po di più ma anche i risultati sono migliori.

Acido tricloracetico
E' un peeling modulabile in virtù delle diverse concentrazioni (5-50%); la metodica di trattamento, il decorso post-trattamento ed il risultato variano grandemente a seconda della concentrazione utilizzata. 5/10% danno in due/tre sedute buoni risultati sulle macchie cutanee , pelle asfittica e rughette; 20/35% hanno un'azione molto più incisiva anche in un singolo trattamento.
A distanza di 2/3 giorni la pelle più superficiale (epidermide e sottile parte di derma) si distacca e lascia spazio a d una pelle molto più rosata e di migliore struttura. Il 50% è riservato a coloro che desiderino miglioramenti più importanti e siano disposti a rimanere a casa qualche giorno dopo il trattamento. Purtroppo l'impiego di concentrazioni elevate di TCA si rivela spesso mano-dipendente, cioé in grado di dare risultati molto diversi in base all'esperienza del medico che lo utilizza.
Inoltre l'avvento della metodologia di laser resurfacing, molto più sicura e di migliore risultato, ne ha ridotto notevolmente l'utilizzo.

Fenolo
E' stato per anni l'acido del ringiovanimento estremo. Foriero di grandissimi risultati, ma anche di possibili, importanti complicanze è stato via via abbandonato a favore della metodologia laser.

A cura del Dr. Massimo Morelli
Specialista in Dermatologia e Venereologia


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