ANTIGINNASTICA:LE SEDUTE...
Antiginnastica®: le sedute
In una seduta di Antiginnastica® la parola, la riflessione, l'espressione delle sensazioni e delle emozioni trovano altrettanto spazio che i movimenti veri e propri.
La prima fase permette di localizzare con precisione ciò che, dalla testa ai piedi, blocca e limita.
L'insegnante (praticien) chiede di mettersi in una situazione fisica precisa, che corrisponde alla vostra integrità anatomica e che richiede tutta l'ampiezza della muscolatura. È una posizione che nessuno adotta mai, che tutti evitano accuratamente. Per mantenere tale posizione, il vostro corpo fa quello che ha sempre fatto, ma questa volta in modo clamorosamente evidente: si contorce e si deforma.
Una spalla si solleva, una gamba compie una certa rotazione, le dita dei piedi si ritraggono. Perché? Perché i muscoli sono costretti ad un eccesso di forza. Un blocco muscolare impedisce di obbedire agli ordini del cervello e ciò finalmente si rende visibile.
Nella seconda parte della seduta si entra in contatto con ciascuno dei blocchi muscolari, proprio quelli che impedivano di muoversi e non permettevano di essere sciolti, eleganti e di lasciare che la muscolatura prendesse tutta l'ampiezza naturale dei movimenti.
L'Antiginnastica Thérèse Bertherat® agisce attraverso movimenti piccolissimi ed estremamente precisi, da eseguire nel rispetto dei tempi di apprendimento del proprio corpo. Questi movimenti corrispondono alla esatta fisiologia dei nostri muscoli, e, senza mai forzare sulla loro ampiezza, risvegliano ogni singolo muscolo, dal più grande al più piccolo, dal più noto al più sconosciuto, al più dimenticato, al più trascurato, come quello del "mignolo" del piede.
Passo passo, fibra per fibra, cominciate con dolcezza, con pazienza, con calma a dipanare la matassa così complessa della muscolatura.
Progressivamente, nel corso delle sedute, il corpo impara a smontare le trappole in cui si era cacciato. Esso si distende, aderisce al suolo, ritrova la sua vera lunghezza, la sua bellezza naturale, la sua quiete.
A cura della dott.ssa Roberta Lasi